Progetto "PIPER"

TITOLO PROGETTO

Progetto PIPER, ossia caratterizzazione idrogeochimica di alcune sorgenti carsiche del vicentino mediante i diagrammi di sintesi.

OBBIETTIVI

Il progetto, proposto e elaborato dal Club Speleologico Proteo di Vicenza, ha l’obiettivo di monitorare alcune sorgenti carsiche del vicentino e di individuare le differenti tipologie di acque che caratterizzano le varie aree idrogeologiche.

La composizione chimica dell’acqua che sgorga alle sorgenti è influenzata dai tipi di terreni e rocce attraversate oltre che dalla composizione iniziale prima di infiltrarsi nel sottosuolo. Nel percorso sotterraneo l’acqua si arricchisce di alcuni elementi chimici prelevati dalla roccia in base a numerosi fattori quali il tempo di residenza nell’acquifero, il grado di alterazione della roccia e le condizioni climatiche.

Il contenuto salino che caratterizza il chimismo naturale di un’acqua carsica rispetto ad un’altra, o la diversifica da quello di altre acque di origine non carsica, è detto “facies idrochimica”. I dati ottenuti dalle analisi chimiche sono successivamente elaborati per costruire diagrammi di sintesi che rendono più immediata l’identificazione delle facies: i più usati sono i diagrammi di Schoeller, di Piper e di Stell.

Il vantaggio nell’utilizzare queste rappresentazioni grafiche, in particolar modo i diagrammi di Piper, consiste nel fatto che si possono rappresentare simultaneamente grandi quantità di dati analitici e raggruppare acque simili in aree ben definite, riconoscendo così le differenze e le somiglianze di composizione.

METODOLOGIA OPERATIVA

Le sorgenti individuate per svolgere questo monitoraggio sono circa 30 e sono distribuite sia lungo i fondovalle, alla base dei principali massicci carsici del vicentino ove scaturiscono le risorgenze più copiose (valle del Brenta, valle dell’Astico, Val Posina, valli dell’Agno e del Chiampo), sia attorno ai maggiori altopiani carsici del vicentino (Monti berici e altopiano Faedo Casaron).

Per la caratterizzazione chimica dell’acqua di ciascuna sorgente verranno determinate le concentrazioni ioniche dei costituenti principali che sono rappresentati dai seguenti parametri chimici fondamentali: calcio, magnesio, sodio, potassio, cloruri, solfati e alcalinità espressa come HCO3-. Con questi dati, una volta trasformati ed espressi in milliequivalenti/l, si costruiscono poi i diagrammi di sintesi. Oltre che alla determinazione dei suddetti parametri si andranno a determinare anche il ferro, rame, manganese e silice, ed eventuali altri.

Al momento del prelievo, per ogni sorgente si andranno a misurare anche i seguenti parametri chimico-fisici: temperatura acqua, pH, potenziale redox, conducibilità e torbidità dell’acqua, e viene stimata la portata alla sorgente.

STRUMENTI E METODI

Per le misure della temperatura, pH, conducibilità specifica e potenziale redox saranno utilizzati strumenti potenziometrici; per la misurazione dell’alcalinità, durezza, calcio e magnesio si useranno metodi titrimetrici. Per gli altri parametri si farà ricorso a spettrofotometria del visibile (Hach-Lange DR 5000), seguendo le procedure riconosciute CNR-IRSA e/o EPA.

Per la determinazione delle portate della sorgente verrà utilizzato il metodo volumetrico.

Le analisi chimiche verranno eseguite da Edoardo Bellocchi, perito chimico, che disporrà già della strumentazione necessaria

TEMPI PREVISTI

Le analisi chimiche saranno effettuate nell’arco di un anno idrologico, con cadenza semestrale (le analisi saranno ripetute due volte nell’arco dei 12 mesi), cercando di campionarle tutte in un ristretto intervallo di tempo.

RESPONSABILE DEL PROGETTO

EDOARDO BELLOCCHI (Club Speleologico Proteo Vicenza)

PUBBLICAZIONE DEI DATI E LORO DIVULGAZIONE

I risultati verranno pubblicati sul “Bollettino della Federazione Speleologica Veneta”, su riviste d’interesse scientifico quali “Natura Vicentina” del Museo Naturalistico – Archeologico di Vicenza e su altre riviste.

Al termine del progetto verranno organizzati degli incontri a carattere culturale - divulgativo.